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Gli Asana


L’Hatha Yoga

è in parte un mezzo per raggiungere asana. Asana significa letteralmente “posizione” (e anche “posto a sedere”), sebbene si riferisca ad uno stato dell’essere, non si riferisce, infatti, ad una postura specifica del corpo. Nel suo classico trattato sullo yoga, gli Yoga Sutra, Patanjali descrive questo stato come sthirasukhamasanam: “asana è una posizione ferma e comoda”, cioè asana indica la capacità di sedersi immobili. Sthira significa fermo, stabile e vigile. Sukha significa piacevole, comodo (parleremo più oltre degli Yoga sutra). Queste condizioni sono indispensabili perché le posizioni siano definite yogiche, in quanto gli Asana danno modificazioni a livello profondo solo se la posizione viene mantenuta a lungo. Queste qualità di fermezza e agevolezza si applicano sia al corpo che alla mente. Asana è uno stato di “attenzione senza tensione”. Per perfezione di asana si intende la capacità di stare seduti senza muoversi per tre ore. Sthira qualche volta viene usato col significato di forza; sukha significa anche flessibilità. Perciò, la pratica di asana aspira ad un equilibrio di forza (ha) e flessibilità (tha). Quando eseguiamo una posizione dobbiamo sentirci nella nostra totalità: spirito, corpo, mente tesi all'unità. Le posizioni si potrebbero dunque definire un rituale, una preghiera, movimento in meditazione, di tutto il nostro essere.

I benefici degli Asana

Gli effetti fisici degli asana sono molti: tra gli altri essi risvegliano le attività dei muscoli che normalmente tendono ad atrofizzarsi, perché poco utilizzati, specialmente quelli del torace, della parete addominale, del dorso, ecc. Alcuni asana potenziano il tono muscolare, mentre altri esercitano un'azione di allungamento su tendini e muscolatura. Ciò migliora la mobilità delle articolazioni, rendendo il corpo più sciolto e mobile. Inoltre ogni asana ha un'azione specifica su alcuni organi interni e porta equilibrio al sistema nervoso centrale. Gli effetti energetici o «pranici» delle posizioni sono però ancora più importanti. Infatti esiste un corpo energetico o fluidico in tutto aderente al corpo fisico; le loro funzioni sono strettamente correlate. Gli organi principali del corpo pranico sono appunto i chakra, ricettori, accumulatori e distributori della forza pranica.

Ogni asana agisce su di un chakra o su più d'uno. La compressione o distensione subita dalle parti del corpo umano che hanno corrispondenza diretta nei chakra si ripercuote sulle funzioni dei chakra medesimi. Sappiamo infatti che l'hatha-yoga non agisce solo sul corpo come una comune ginnastica, ma crea armonia su tutti i piani (fisico, mentale, spirituale). Gli asana sono molti - più di otto milioni secondo le scritture!

Tuttavia è sufficiente praticarne un numero limitato per conservare un perfetto equilibrio fisico e psichico.

 

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